lunedì 14 aprile 2008

SOLARIS c'è!



E mi tocca pure parlarne bene! Non tanto perché al Fullcomics di Piacenza il vento della glasnost ha soffiato su di noi(Cagliostro vs Perissi,ve la ricordate?), quanto perchè SOLARIS è davvero una bella rivista di fantascienza, di quelle che non possono assolutamente mancare nella biblioteca degli appassionati di questo genere.
Certo i difetti non mancano: in primis una certa ingenuità, riscontrabile già dalla copertina: con il nome del direttore responsabile più grande del sottotitolo, parecchi refusi di stampa, un doppio spot pro-Farneti mascherato da intervista e da articolo divulgativo/informativo, nonché il fumetto -ispirato ai romanzi ucronici del suddetto Farneti- disegnato da un ancora acerbo e approssimativo(soprattutto nelle anatomie e nelle prospettive: punti chiave di un disegno che si vorrebbe realistico) Claudio Valenti.
Ma sono difetti fisiologici, del tutto trascurabili in favore della restante qualità.
Belli gli articoli(tra cui uno, ironico e divertentissimo, su "Spazio 1999", scritto ed illustrato da Max Guadagni), interessanti le recensioni, dignitosissimi i fumetti: "Piquadro" testi di Giovanni De Matteo(ispirato al suo romanzo vincitore del premio Urania) e disegni di Davide Tognetto, "Yoshida deve morire!" di Paolo Orsini, "K'Merix" disegnato da Claudio Iemmola e co/scritto con Piero Viola(primo capitolo di una promettentissima saga!), e infine le due tavole -capolavoro- di Piallo: "L'uomo testa".
Ciliegina sulla torta: il racconto "Lazzarella" di un sempre bravo Vittorio Catani, autentica super star della fantascienza made in Italy.
Non sarà il nuovo ROBOT(anche perché c'è già), e neppure la rediviva SOLARIS degli anni 70, ma ha tutte le carte in regola, anche ideologico/concettuali, per diventare la nuova "VERSO LE STELLE", la rivista della pop fantascienza diretta tra gli anni 70 e i primissimi anni 80 dal grande e mai dimenticato Luigi Naviglio.